
Mi chiamo Corrado, Fontanel Corrado Luigi per l’esattezza; o almeno avrei dovuto chiamarmi così, poi all’anagrafe, quel secondo nome datomi in onore di mio nonno, si perse nei meandri delle scartoffie, e così oggi è sufficiente Corrado. Fonta se siamo in sufficiente confidenza, Dado se hai abbastanza ardimento o anche Coco o Corra se siamo intimi. In questa circostanza ed in questo contesto, credo che Tu possa chiamarmi semplicemente COACH, perché è quello che sono, perché è il motivo per cui siamo entrambi qui, ora!
Ho vissuto un’esistenza di SPORT agonistico, la maggior parte della quale legata alla pallavolo ed ai sacrifici connessi al proseguimento dell’attività sportiva. Perché si sa, lo sport è sudore e sangue, e per chi pratica quelli definiti ”minori” (per l’indotto economico che vi circuita intorno, non certo per l’impegno che richiedono), lo è un pò di più, proprio perché lo fai con una passione legata all’amore ed alle emozioni che ti genera praticare la Tua disciplina sportiva.
Da adolescente (e stiamo parlando degli anni ’90) ebbi l’onore di essere convocato per un collegiale in nazionale juniores da un giovanissimo Angelo Lorenzetti, ed i complimenti ricevuti da Silvano Prandi e Angiolino Frigoni durante i lunghi, numerosi ed esaltanti concentramenti di selezione, furono il migliore e più ricco compenso che avrei mai potuto desiderare e ricevere in tutta la mia carriera. Ben più importanti di quelli economici che sarei poi andato a percepire nelle categorie in cui ho militato in seguito, in quanto fatti da “mostri sacri”, “eroi” nonché “pionieri” del mio sport.
Mi è stata concessa l’opportunità di fare ciò che amavo, a livello professionistico, essendo stato nella rosa di una società in serie A2 ed ho militato diversi anni in B1, grazie ai quali ho potuto mantenermi autonomamente gli studi (ho una laurea in ingegneria). Crescendo, la mia attività sportiva mi ha portato ad avere compagni di squadra riconosciuti come giocatori di “alto livello”, con nomi importanti e carriere blasonate; tuttavia spesso rivelatisi poco utili alla Squadra in termini di coesione e di creazione di un’identità collettiva all’altezza delle aspettative. D’altronde si sa, a volte il mercato lo si fa con le risorse che si hanno e non basta avere dei passati sportivi di rilievo se non si dimostra il proprio VALORE (sportivo e umano) nel presente.
Nel 2003, un allenatore illuminato, mi iniziò a concetti e paradigmi del tutto nuovi per me fino ad allora. Piantò il seme della crescita personale, della comunicazione efficace, della PNL (Programmazione Neuro Linguistica) e lo fece attraverso un libro che divenne per me un utile ed illuminante lettura che mi aiutò molto a percepire il mio valore, non solo come sportivo ma soprattutto come individuo. Questo libro è stato scritto da un precursore del Coaching in Italia, Livio Sgarbi, e si intitola “Istruzioni per Vincere”.
Grazie a Dio ed alla mia caparbietà, ho vissuto anche stagioni sportive esaltanti e straordinarie; quelle nelle quali il gruppo era la base portante e tutto appariva incanalato in quello che viene definito “lo stato del flow”. Anni in cui si è vinto tutto ed anni in cui solo lo stare con i compagni di squadra era la cosa più importante. Devo comunque ammettere oggi che nonostante sia magnifico VINCERE, ho appreso molto di più negli anni in cui le cose non sono state sempre belle e positive, ed anzi sono convinto che proprio i momenti negativi mi abbiano forgiato e preparato per darmi le strategie mentali utili a superare positivamente ogni sfida la Vita decida di pormi di fronte.
Ho imparato sulla mia pelle che l’insoddisfazione è quel motore che ti permette di cercare e perseguire il miglioramento.
Qualche anno più tardi ho avuto la possibilità di conoscere di persona l’autore di quel libro tanto illuminante, sai come si dice: “quando l’allievo è pronto, il maestro appare”; ed ho deciso di intraprendere un percorso per diventare quella figura professionale che il me ragazzo avrebbe apprezzato e preso come punto di riferimento, da esempio. Questo percorso mi ha permesso di carpire dai migliori trainer italiani ed internazionali, come Alessandro Mora e Roberta Liguori, il potere della mente attraverso lo studio della Programmazione Neuro Linguistica ed ora sono pronto a condividerne con Te i segreti, consapevole del fatto che Tu hai già tutto ciò che ti occorre per ECCELLERE.
Sai, ho notato attraverso la mia esperienza diretta, che più alta è la categoria di appartenenza, più l’energia per creare unità, compattezza, o amalgama che dir si voglia, all’interno di un TEAM, necessita di essere indirizzata e supervisionata con estrema attenzione da una figura professionale preparata.
Ormai in tutto il mondo la figura del Mental Coach è una fondamentale risorsa per lo sviluppo di un ATLETA che vuole ottenere ottimi risultati attingendo alle risorse che si crea durante le sessioni di allenamento tecnico e fisico ed alle quali deve potervi accedere consapevolmente in gara.
Altresì il Mental Coach è un elemento molto utile per creare e sviluppare quelle indispensabili dinamiche di SQUADRA atte a porre basi solide per inquadrare i valori, perseguire gli obiettivi e sviluppare le credenze utili all’ottenimento del miglior risultato possibile.
E’ inoltre fondamentale per mettere a conoscenza tutto lo STAFF delle dinamiche di comunicazione da mettere in pratica con il singolo atleta ed il gruppo affinché si crei il miglior ambiente possibile in ogni circostanza.
Quindi, come ormai avrai intuito, mi occupo di COACHING e cioè di stimolare le persone alla ricerca dell’eccellenza, affinché raggiungano la miglior versione di se stessi, perseguendo ed ottenendo i propri obiettivi attraverso l’uso di tutte le risorse a cui ogni essere umano è in grado di attingere nel momento in cui è consapevole delle strategie da applicare per poterlo fare.
Ora che sai qualcosa in più su di me, se lo riterrai vantaggioso, potrai contattarmi per intraprendere il più bel viaggio della Tua esistenza; verso questo Te stesso che sogni di diventare. Non ti dico che sarà un viaggio semplice, ma ti assicuro che io sarò al Tuo fianco per darti del mio meglio.
IO CREDO IN TE, E TU SEI PRONTO A CREDERE IN TE STESSO?
